Sono sempre stato refrattario alle classifiche perché ho sempre ritenuto e ritengo ancor ora che c’entrino poco con l’arte, ma quest’anno ho aderito con entusiasmo alla richiesta di esprimere le mie preferenze, poiché un’annata musicale ricca di capolavori come questa è un’ulteriore dimostrazione di come non sia vero che il rock è morto da tanto tempo.

Talento, spirito e passione sono caratteristiche presenti ancor oggi in molti musicisti, purtroppo, ciò che manca è il substrato culturale, come quello degli anni ‘60, ‘70 e in parte ‘80, talmente fertile da permettere alla grande musica di essere accessibile a molte persone e di entrare nelle classifiche.

Resta che chi ha le doti di cui sopra può regalarci opere d’arte come le seguenti, ma prima di elencarle premetto che è stato un lavoro difficile, nonostante abbia arbitrariamente aumentato a 25 le preferenze che in origine avrebbero dovuto essere 20, anzi 10; preciso anche che ho escluso gli album postumi (es. Fiamma Dallo Spirito “Sabba”), i live (es. Damned “A night of a thousand vampires”, Soen “Atlantis”, Moonspell “From down below”, Anna Von Hausswolff “Live at Montreaux Jazz Festival”) e gli album di cover (es. Arthur Brown “Monster’s ball”), tutti meritevoli dal punto di vista qualitativo; infine, sottolineo che i titoli che seguiranno (alcuni dei quali recensiti su questo sito, così come i titoli di cui sopra) sono elencati rigorosamente in ordine alfabetico e non d’importanza e che ho lasciato fuori molte cose eccellenti, senza contare ciò che non ho ancora scoperto e ascoltato.

Luca Pizzimbone, sfoggia orgoglioso il numero 5 di Andromeda
  • …and you will know us by the Trail of Dead: XI-bleed here now > Geneticamente totali
  • Aeon (The): The baphomet dream > Intimi e pagani
  • Avatarium: Death, where is your sting > Band di altra dimensione
  • Birth: Born > Prog con venature hard e psych
  • Brown Arthur (with Rik Patten): Long long road > Basilare e inossidabile
  • Candlemass: Sweet evil sun > I re dell’epic doom
  • Christian Death: Evil becomes rule > ll death rock e i suoi inventori
  • Clutch: Sunrise on slaughter beach > Massicci e lisergici
  • Crippled Black Phoenix: Banefyre > Dark prog caleidoscopico
  • Cult (The): Under the midnight sun > Profondi e affascinanti
  • Deathless Legacy: Mater larvarum > Ora spettacolari anche in studio
  • G.O.L.E.M.: Gravitational objects of light, energy and mysticism > Un viaggio hard prog
  • Hällas: Isle of wisdom > Epic prog di alto livello
  • Gyasi: Pronounced Jah-see > Un tuffo nel puro glam anni ‘70
  • Magma: Kãrtëhl > Geniali e ultraterreni
  • Mater a clivis Imperat: Atrox locus > Spaventosamente occulti
  • Neptune Power Federation (The): Le demon de l’amour > Fantasiosi e folli
  • Oceans of Slumber: Starlight and ash > Apoteosi dark, prog e folk
  • Phantom Spell: Immortal’s requiem > Prog epico e maestoso
  • Sanhedrin: Lights out > Heavy metal irresistibile
  • Sisteria: Dark matter > Misteriosi, spirituali e avvolgenti
  • Spell: Tragic magic > Come i B.O.C. nella n.w.o.b.h.m.
  • Spiral Skies: Death is but a door > Energicamente sognanti
  • Vitam Aeternam: Revelations of the Mother Harlot > Oscura follia musicale
  • Wucan: Heretic tongues > Dirompente hard prog vintage