Questa bomba sonora proveniente dal Regno Unito è il grido rock blues della The Zac Schulze Gang, power trio che debutta con questo manifesto live come facevano molte band degli anni sessanta e settanta.
Sette brani tra cover e brani inediti, un’energia e un’elettricità devastanti, una prova di forza che non lascia dubbi a cosa andremo incontro se, folgorati da “Live And Loud”, continueremo a seguire i passi della band britannica.
Formata da Zac Schulze (voce e chitarra), Ben Schulze (batteria) e Anthony Greenwell (Basso) la band è quanto di più selvaggio e classico si possa trovare in giro, con un rock blues grezzo, potente come una fiera indomabile che si nutre di Cream e Rory Gallagher, una forza della natura che spazza via molti dei volti nuovi, alcuni bravissimi ma un po’ troppo patinati, proposti dalla scena hard rock odierna.
Si torna alla forza primaria del rock, quella sprigionata su un palco incendiato da tre pazzi scatenati in una mefistofelica danza in cui energia e impatto sono scagliati sugli astanti senza soluzione di continuità.
Si parte con “I’m A Man”, classico dello Davis Spencer Group, in cui l’energia sprigionata dalla band strattona il brano rendendolo furioso e irascibile, mentre “Hole In My Pocket” mette in risalto la bravura di Zac alla sei corde.
Bellissima “Dry Spell” con quella ritmica che non lascia tregua e uno Zac più ruvido nell’interpretazione.
Anche quando i ritmi rallentano, come nel blues “Walkin’ The Dog”, la tensione rimane altissima quasi che da un momento all’altro il palco dovesse esplodere.
“I Fall Apart”, brano di Rory Gallagher, è eseguito dal trio con la doppia energia di quello originale e così distrutti si arriva alla fine, consapevoli di essere al cospetto di una realtà dalle potenzialità enormi.
A questo punto non resta che aspettare il primo album in studio che, ne siamo certi, confermerà tutto quanto di buono abbiamo ascoltato su “Live And Loud”, noi ci saremo.