Altra band in arrivo dagli States, Los Angeles per la precisione, e fautrice di un irresistibile mix di street, rock’n’roll e southern blues, i Mercury Riots, hanno tutto il sapore di un gruppo americano, attitudine e scrittura, ma possiede un quid che li avvicina al Regno Unito ed in particolare ai The Cult, soprattutto per la voce del cantante Justin Walker a tratti simile a quella del leggendario Ian Astbury.
Il sound di brani come “Make It” o il singolo “Be Yours” non lascia dubbi però sulla loro totale devozione ai gruppi rock d’oltreoceano, che siano essi i Little Caesar o i The Four Horsemen oppure i primi Buckcherry o i Cinderella più hard e meno radiofonici.
Felipe Rodrigo alla sei corde, Fede Delfino al basso e Jonny Udell alla batteria completano la line up di questo ennesimo esempio di come si possa suonare rock nel nuovo millennio senza perdere un’oncia di quella attitudine fondamentale per sfornare autentiche hit alla voce rock’n’roll come “Sweet Melody” o “Save Me A Drink”.
Prodotto nientemeno che da Mike Fraser (AC/DC, Metallica, Aerosmith) e masterizzato da Ryan Smith (Greta Van Fleet, The Black Keys), “In Solstice” è sicuramente un’altra ottima ragione per gridare al mondo che il rock è più vivo che mai.