Inutile addentrarsi alla ricerca dei motivi che tengono lontani Jon Anderson dai restanti Yes e del perché il “vero” cantante del gruppo, sia costretto a reinventarsi una carriera. Strane e bizzarre del vie del rock ed anche del prog verrebbe da dire, visto la materia trattata dai protagonisti.
Tuttavia Anderson, dopo aver superato alcuni problemi di salute, si è rimesso in cammino ed ha allestito un nuovo progetto con i The Band Geeks (dove spicca la presenza di Richie Castellano, anche negli ultimi Blue Öyster Cult), band scovata su YouTube alle prese con una cover di “Close To The Edge”, con cui ha allestito il tour “Yes Epics, Classics, And More” che, inutile dirlo, ha regalato ai protagonisti grandi soddisfazioni, e portato alla pubblicazione lo scorso anno di “Yes Epics & Classics Collingswood”. Il passo successivo, ovvero scrivere nuovo materiale è stato praticamente inevitabile se non addirittura naturale. Il primo passo è stato di lavorare di sintesi infatti, tranne un paio di eccezioni, i brani non superano i cinque minuti.
Il risultato della collaborazione è racchiuso tra i solchi (o file se preferite…), di “True” e credetemi se vi dico che è sensazionale. Jon Anderson nasconde da qualche parte del cosmo i suoi ottanta anni in arrivo ad ottobre e proprio dall’energia del cosmo, che spesso omaggia nei suoi testi, trova la vitalità per regalarci un album meraviglioso, frutto di esperienza, ma mai di mestiere, perché “True Messanger”, la ritmata “Shine On”, le melodie variegate che si intrecciano in “Counties And Countries”, la dolce “Build Me An Ocean”, la pomposa “Still A Friend”, gli intrecci acustici di “Make It Right” con un sapore quasi partenopeo e “Realization Part Two” che si avvicina ad atmosfere indiane, sono il frutto di un’ispirazione sincera, che sgorga cristallina nelle nove tracce dell’album, dove giganteggia “Once Upon A Dream” di sedici minuti, che ci riporta ai tempi incantati di “Close To The Edge” incastonati con l’energia prog pop di “Big Generator” e, lo giuro, non è nostalgia, è la magia delle melodie che guidano il brano, che si chiude con un coro che sembra una preghiera, perfetta introduzione per la conclusiva “Thank God”, commovente preghiera di una tale bellezza ch spezza il cuore.
Come ben narrato la voce angelica di Jon è assolutamente protagonista e sembra aver fermato o forse cancellato il tempo, ma i musicisti che lo accompagnano compiono un’impresa, rendendo credibile ogni singolo passaggio e creando un’intesa quasi mistica con il cantante.
Se “True” fosse uscito a nome Yes, avremmo parlato dell’ultimo diamante luminoso della band che ha contribuito a rendere il prog rock una musica amata da milioni di ascoltatori. Disco bellissimo, carico di emozioni!
Line Up:
Jon Anderson – Vocals
Richie Castellano – Bass, Guitar, Keyboards, Vocals
Andy Ascolese – Drums, Percussion, Keyboards, Vocals
Andy Graziano – Guitar, Vocals
Christopher Clark – Keyboards
Robert Kipp – Hammond Organ, Vocals
Ann Marie Nacchio – Additional Vocals
Produzione di Jon Anderson e Richie Castellano
Lista dei brani di “True”:
1. True Messenger
2. Shine On
3. Counties And Countries
4. Build Me An Ocean
5. Still A Friend
6. Make It Right
8. Once Upon A Dream
9. Thank God