Mi sembra ieri quando Rock TV, nel suo programma Metal Zone, proponeva vorticosamente in programmazione la mai dimenticata hit “Renegade”. È innegabile e chiarissimo che stiamo parlando di un nome, quello degli Hammerfall, che fa parte del mio percorso di crescita e della mia adolescenza. Ricordo ancora le giornate passate a guardare quei videoclip, a lasciarmi trasportare dalla loro energia e potenza sonora e cantare a squarciagola quel refrain con gli amici.
Hammerfall – Avenge The Fallen: entriamo nel vivo
Eccoli allora qui alla tredicesima prova in studio, preannunciata da un singolo pubblicato nelle scorse settimane. Il nuovo “Avenge The Fallen” conferma come la band abbia affinato la propria formula musicale, maturando come un buon vino. Questo disco è un esempio perfetto di come la band sia riuscita a mantenere la propria essenza, aggiungendo al contempo elementi freschi e moderni, al passo con i tempi. Mettiamoci che poi la band è sempre rimasta coerente e fedele alla propria formula pur concedendosi il giusto spazio per maturare e migliorarsi nel tempo, confezionando un album energico e intriso di positività e grinta, senza perdere di vista la necessità e la volontà di far risiedere la narrazione in un contesto fiabesco e romanzato che lo fa assaporare in modo accessibile e coinvolgente.
“Avenge The Fallen” è un viaggio sonoro che riesce a fondere magistralmente il passato con il presente, regalando ai fan di lunga data un senso di continuità e ai nuovi ascoltatori una porta d’ingresso perfetta nel mondo degli Hammerfall. Questo è un album, inoltre, che è in grado di accontentare una vasta gamma di ascoltatori perché ha spazio per momenti epici, momenti con cavalcate di chiara ispirazione Iron Maiden, terzinati, momenti che profumano quasi di thrash metal, cori sinfonici e le tanto amate sfuriate di doppia cassa ad elicottero.
L’album spicca per la sua varietà e complessità, senza mai risultare dispersivo. Le tracce scorrono fluide, ognuna con la propria identità ma tutte legate da un filo conduttore che è la potenza e la maestosità tipiche del power metal. Ogni brano è un piccolo gioiello, frutto di una lavorazione attenta e meticolosa, che mette in risalto non solo la tecnica degli strumentisti ma anche la loro capacità di creare atmosfere coinvolgenti e suggestive.
Aggiungiamo poi una produzione splendente e nitida, non eccessivamente spinta in dinamica e abbiamo di fronte un album godibile, che può rendere contenti i fan storici e farne di acquistare di nuovi alla band. Una prova molto buona che farà certamente parlare di sé. La qualità del suono è cristallina, permettendo a ogni singolo strumento di emergere con chiarezza, e la voce di Joacim Cans risuona potente e ispirata come non mai.
In dieci brani e una copertina che più power non si può gli Hammerfall portano a casa i tre punti e si alzano di diritto in classifica, figurando tra i nomi seminali ed enciclopedici del genere. Ogni traccia è un tassello che va a comporre un mosaico sonoro ricco e variegato, dove l’epicità delle melodie si sposa perfettamente con la forza dei riff e la precisione della sezione ritmica. Questo album non è solo un ascolto piacevole, ma anche una testimonianza del continuo evolversi di una band che, dopo tanti anni, riesce ancora a sorprendere e a emozionare.
Gli Hammerfall, con “Avenge The Fallen”, dimostrano di essere non solo una colonna portante del power metal, ma anche una realtà capace di rinnovarsi e di guardare avanti, senza mai dimenticare le proprie radici. Un’opera che non può mancare nella collezione di ogni appassionato del genere e che segna un altro capitolo importante nella storia di questa leggendaria band.
Voto: 8/10