Tutto torna nel mondo del classic rock, trattandosi di una scena enorme, di un mondo che raccoglie e custodisce vecchie e nuove leve sotto le ali del blues, del southern, dell’hard rock in ogni parte del mondo.
Con discreta puntualità cerchiamo di farvi conoscere quelle realtà che più ci sono piaciute con album che troveranno il meritato successo, altre che rimarranno nei confini dell’underground ma che sicuramente hanno qualcosa in più per non perdersi nell’universo della nostra musica preferita.
Qualche anno fa, dopo l’uscita del primo album, ci furono applausi anche da parte dell’ormai guru a tutti gli effetti del blues e del rock odierno Joe Bonamassa, dopo l’ascolto di “Life’s Machine” uscito nel 2022 in regime di crowdfunding proprio come questo nuovo lavoro intitolato “Fight Or Flight”.
I Brave Rival da Portsmouth hanno la particolarità di avere due cantanti soliste (Chloe Josephine e Lindsey Bonnick) che all’unisono creano a tratti un’atmosfera da musical (ascoltate “Bad Choices”, l’atmosfera come d’incanto si colorerà dei pastelli del capolavoro “Hair”) e sono supportate da Ed Clarke alla sei corde e da una sezione ritmica composta da Donna Peters alla batteria e Billy Dedman al basso.
Prodotto da Tarrant Shepperd, con l’aiuto dell’hammond di Jonny Henderson, dell’armonica di Will Wide e di una sezione d’archi l’album, l’album risplende grazie ad un grande talento compositivo e a una prestazione sugli scudi di tutta la band con le due sirene a fare il bello e cattivo tempo alzando l’asticella delle emozioni ad altezze proibitive.
Non mancano i brani in cui gli strumenti caricano l’atmosfera di energici bagliori temporaleschi, mentre la chitarra di Clarke è una saetta che disegna riff nel cielo d’ Inghilterra.
Hard rock, blues, tanto soul, ballad da strappare cuori a mano aperta, “Fight Or Flight” regala grande musica rock a chi avrà la voglia e la fortuna d’incrociarlo nella sua strada e sarà amore incondizionato.