Una storia che dura ormai da più di trent’anni, con una discografia ricca di album di livello qualitativo altissimo e alcuni capolavori, rende i Vanden Plas una delle band cardine del metallo progressivo.

Il percorso inizia nel lontano 1991 ma si concretizza con la pubblicazione nel 1994 di “Colour Temple”, uno dei migliori debutti che il genere ricordi; da quel momento in poi la band dei fratelli Lill e del grande (e sottovalutato) vocalist Andy Kuntz sfornano con una facilità ed una costanza disarmanti una serie di gemme sonore, “The God Thing (1997), “Fall Of Grace” (1999) e, soprattutto, “Christ O”, licenziato nel 2006 dopo l’ottimo “Beyond Daylight” (2002).

Oggi, dopo altri cinque bellissimi lavori che hanno accompagnato i Vanden Plas in questi primi vent’anni del nuovo millennio, esce un altro capitolo della loro splendida storia musicale intitolato “The Empyrean Equation Of The Long Lost Things”, un album composto da sei lunghi brani che faranno la gioia non solo dei fans del gruppo tedesco ma del Metal Progressivo tutto.

La novità più eclatante è sicuramente il cambio dietro ai tasti d’avorio, con il nostro Alessandro Del Vecchio che sostituisce lo storico Gunter Werno, membro originale nonché uno dei compositori delle musiche targate Vanden Plas; ormai sapientemente in mano ai due Lill, per quanto riguarda l’aspetto musicale, e a Kuntz per i testi, la band continua il suo viaggio nel mondo della musica progressiva di categoria superiore, splendidamente melodica, drammatica e potente.

I sei lunghi brani mettono in mostra un talento per il genere straordinario, con in cattedra ad insegnare metallo progressivo il chitarrista Stephan Lill ed ovviamente Andy Kuntz, uno dei migliori cantanti su cui il genere abbia potuto contare; Del Vecchio mette a disposizione il suo talento e ne esce alla grande, pur non avendo contribuito alla composizione, regalando grandi parti tastieristiche in ogni brano di una scaletta che ha sicuramente nella tittle track che apre l’album, in “The Sacrilegium Mind Machine” e nella superlativa “March Of The Saints” i propri momenti cruciali.

Un altro esempio di musica progressiva di altissimo livello è stato creato da questa grande band di nome Vanden Plas, fatelo vostro senza se e senza ma.