Ormai punto fermo della scena doom metal internazionale, tornano sul mercato i monolitici Acid Mammoth con questo monumentale nuovo album intitolato “Supersonic Megafauna Collision”; per chi non li conoscesse ancora, ricordo che il quartetto ateniese è formato da Chris Babalys jr (voce e chitarra), dal padre Chris Babalys sr (chitarra), Dimosthenis Varikos (basso) e Marios Louvaris (batteria), suona doom da quasi una decina d’anni e si è imposto sulla scena per una manciata di album con un sound che, se risulta forte debitore di quello sabbathiano, trova pochi rivali in quanto a potenza.
Doom metal classico quindi, ma potenziato da monolitici chitarroni fuzz e stordito da iniezioni letali di psych/stoner; la ricetta per quanto semplice è ancora una volta perfetta per fare del nuovo album il degno successore degli acclamati “Under Acid Hoof” e “Caravan”, usciti rispettivamente nel 2020 e 2021.
La band ci va giù pesante, l’atmosfera di oscura claustrofobia prende alla gola e al cervello, con una serie di riff che non lasciano scampo, potenti e mastodontici grazie soprattutto all’ottima forma dei musicisti coinvolti. “Supersonic Megafauna Collision” è una sorta di megalodonte musicale formato da sei lunghi brani che non fanno prigionieri, forti di un impatto devastante e di una forza espressiva notevole; gli Acid Mammoth sfornano l’ennesimo monolite doom metal confermandosi una garanzia per il genere. Da avere!