La scena rock e metal spagnola, ancora poco considerata fuori dai propri confini, regala sempre belle sorprese che col tempo diventano conferme come nel caso dei Saturna.

Barcellona è culla di band underground che, nel 2023 hanno licenziato ottimi lavori come Cachemira e Zalomon Grass, consumati dal sottoscritto qualche mese fa, con un sound di natura più psichedelica e stoner per i primi, mentre per i secondi più orientato verso il classic rock.

Perfettamente nel mezzo sta “The Reset”, nuovo album dei Saturna, band arrivata al quinto album sul finire dell’anno appena concluso. hard/psych/rock dal gusto retrò per il quartetto, all’esordio nel 2012 con “The Kingdom Of Spirit” seguito da altri tre lavori, prima di questa nuova ottima prova.

Il gruppo catalano (Rod Tirado al basso, James Vieco alle chitarre e al microfono, Alexandre Sànchez alla chitarra ed Enric Verdaguer alla batteria, con l’aiuto di Toni Del Amo alle tastiere) offre dieci brani nuovi di zecca, più le cover in versione live delle storiche “A National Acrobat” dei Black Sabbath, “Come Together” dei Fab Four, “Five To One” dei The Doors e “Who Knows di Jimi Hendrix; si tratta di una track list imperdibile per gli amanti del rock di estrazione classica, con atmosfere Psichedeliche ed energiche sferzate hard rock che si mescolano a sfumature heavy/doom di ispirazione sabbathiana.

“The Reset” viene licenziato dalla Spinda Records e supportato da una bellissima copertina creata da Jondix, collaboratore abituale dei Tool; il sound rispecchia fedelmente quel gusto retrò o semplicemente classico, ormai abituale ascolto degli amanti del genere, rendendo questo quinto lavoro targato Saturna, un ottimo ascolto, con una manciata di canzoni che alzano il livello qualitativo dell’opera (“Your Whimsical Selfishness”, “Into The Sun”, “The Sign” e la conclusiva “A Way To Reset”).

Consigliato.