Quando si ha a che fare con il talento, non importano età, provenienza o altri aspetti, un
Principio, questo, che non vale solo per la musica, ma qui si tratta di Rock e presentadovi questo giovane ragazzo americano non possiamo che parlare di ciò che molti credono o vorrebbero possedere ma che solo in pochi possono vantarsi d’averlo: il talento.
Myron Elkins è un giovanissimo musicista di Otsego, cittadina operaia del Mighigan, pronto per una vita già scritta tutta casa, pub e un lavoro come saldatore in una delle fabbriche della zona.
Invece quello che sembrava solo un passatempo, dopo un’esperienza in una delle tante battaglie tra band, diventa per Myron il sogno da realizzare il più presto possibile.
Oggi a ventuno anni esce sul mercato con il primo stupefacente album intitolato “Factories, Farms & Amphetamines”, prodotto da Dave Cobb e in uscita addirittura per Elektra tramite la Low Country Sound.
L’album contiene dieci perle Southern/Country Rock dove sono presenti presente l’elemento cantautorale e il Rock’N’Roll, anime diverse in eterno contrasto, mentre l’artista racconta storie di vita di una provincia americana a cui sfuggire quale unica alternativa al farsi imprigionare per sempre.
I dieci brani sono stati selezionati tra oltre cinquanta per scrivere un pezzettino di storia del genere, con la band formata da Elkins che lo accompagna in sede live (Jake Bartlett alla batteria, Nathan Johnson al basso, Caleb Stampfler alla chitarra e Avry Whitaker alla chitarra solista).
Fabbriche, fattorie e anfetamine, il sunto di una vita in provincia raccontata con un piglio che, grazie anche ad una voce calda e vissuta, convince l’ascoltatore d’essere al cospetto di un anziano Cowboy con più vizi che pregi e tante primavere buttate via.
Le ispirazioni sono meno scontate di quel che possa sembrare: il Country elettrico pregno di Rock Sudista e Rock’N’Roll racconta di notti passate ad ascoltare Jason Isbell e Drive-By Truckers, anche se nelle varie “Sugartooth”, “Factories Farms & Amphetamines”, “Wrong Side Of The River” e “Nashville Money” sono la personalità e, appunto, il talento che fanno la differenza.
Ne sentirete parlare, consigliatissimo.