Una delle etichette Underground Italiane più attente a quello che succede in giro per il mondo, soprattutto se si parla di sonorità Stoner/Psych Rock/Doom/Sludge (ma non solo), è sicuramente la Argonauta Records.

Tra le molte realtà musicali scoperte e portate sotto la propria ala, ultimamente mi avevano entusiasmato un tris di band davvero notevoli, come The Lucid Furs, Indigo Raven e Superlynx, gruppi con sound differente ciascuno assolutamente in grado di accendere curiosità e interesse da parte degli appassionati che non si accontentano dei soliti nomi.

Non ci sono solo le tre band nominate, ovviamente, perché l’etichetta ligure può vantare un roster di tutto rispetto a cui si aggiungono ora gli Ego Planet, trio di rockers del New Jersey al debutto con questo bellissimo lavoro omonimo.

La band, composta da Jarret Mead (voce), Chris Baker (chitarra e basso) e Steve Iannettoni (batteria), è protagonista di un lavoro ispiratissimo, nato nel periodo del Covid dalla mente di Baker che, dopo aver scritto una decina di demo strumentali, ha trovato in Jarret Mead l’ideale cantante e paroliere per la sua musica.

Ego Planet: molto più di una promessa.

“Ego Planet” mette subito in evidenza le potenzialità della band, grazie a un sound ispirato e valorizzato dalla notevole prestazione del cantante, davvero una sorpresa gradita per chi ama la musica Hard & Heavy di estrazione classica.

Da qui si parte per questo nuovo pianeta scoperto da Argonauta, per il quale i punti di riferimento sono molteplici, dal Doom, all’Hard Rock, dalla Psichedelia allo Stoner, passando per un’Alternative Rock feroce e un Heavy Metal di livello superiore.

Una dopo l’altro, i brani nel corso dell’ascolto formano una lunga jam in cui non c’è un attimo di respiro, anche per il grande lavoro di Baker, protagonista di passaggi chitarristici di estrazione classica che si collocano perfettamente nell’arcobaleno di suoni creati dal gruppo americano.

Heavy Rock è probabilmente la sintesi perfetta per lo stile offerto nel corso di canzoni che divengono una sorta di muro sonoro in cui la pesantezza ritmica è al servizio di un songwriting eccellente.

Sarebbe facile nominare Black Sabbath e Monster Magnet come ispirazioni principali ma, in realtà, gli Ego Planet sono molto più di questo. Imperdibile.