Dopo la morte del leggendario Lemmy Kilmister e la fine dei Motorhead, i due musicisti che hanno accompagnato il bassista e cantante britannico negli ultimi anni hanno inevitabilmente dovuto prendere altre strade artistiche.
Mentre il batterista Mikkey Dee è entrato in pianta stabile negli storici Rockers tedeschi Scorpions, Phil Campbell ha riunito la famiglia e con i suoi tre figli e un cantante esterno ha dato vita ad una band nuova di zecca, i Phil Campbell And The Bastard Sons.
Un Paio di Ep, due buoni album (“The Age Of Absurdity” del 2018 e “We’re The Bastards” del 2020), un album dal vivo ad inizio anno (“Live IN The North”) e questo nuovo lavoro, confermano che il gruppo dei Campbell non è un passatempo per far divertire i ragazzi del chitarrista dei Motorhead, ma una band a tutti gli effetti.
Il nuovo album, intitolato “Kings Of The Asylum”, porta un’importante novità in line up con l’entrata dell’ottimo cantante Joel Peters al posto di Neil Starr e l’avvicendamento al microfono ha giovato non poco alla riuscita dell’album.

Più convincente, grintoso ed assolutamente a suo agio in tutte le sfumature del sound del combo infatti, Peters ha portato ulteriore entusiasmo e rinnovata carica all’armata Rock’n’roll dei Campbell, che oltre a Phil alla chitarra vede Tyla al basso, Todd alla chitarra e Dane alla batteria.
“Kings Of The Asylum”, parte forte e non si ferma più tra brani di Hard Rock dal taglio moderno (“Walking In Circles”), spunti dall’anima Blues racchiusi nella title track, ispirazioni che non possono non richiamare i Motorhead (“The Hunt”) e citazioni varie che vanno dall’Hard Rock, al Punk Rock, fino all’Heavy Classico.
Tutto perfettamente coordinato da quel vecchio marpione di Phil Campbell che si diverte non poco, ci regala assoli esplosivi e si compiace come detto della scelta di Peters, cantante assolutamente convincente.
“King Of The Asylum” si riassume con quella che è la parola chiave per entrare nello spirito degli undici brani che ne compongono la scaletta; Rock’N’Roll.