Questa volta il nostro viaggio porta alla scoperta di nuove realtà Classic Rock al di fuori delle scene più tradizionali, spingendosi fino al Brasile dove operano gli Hurricanes; si tratta di una band molto quotata in patria, tanto da aprire lo scorso marzo il concerto dei The Black Crowes nel tour che ha portato la band dei fratelli Robinson in Sudamerica dopo la reunion, per l’anniversario del capolavoro “Shake Your Money Maker”.

Il quartetto è stato fondato dal chitarrista Leo Mayer e dal cantante Rodrigo Cezimbra, raggiunti dopo il trasferimento a San Paolo, dal batterista Guilherme Moraes e dal bassista Henrique Cezarino; dopo qualche tempo trascorso a farsi le ossa in giro per il Brasile, per gli Hurricanes arrivano la firma con la ForMusic Records e la pubblicazione dell’esordio omonimo, un gran bel disco di ispirazione classica e pregno di voglia di jammare come ai vecchi tempi.

La chitarra è l’assoluta padrona degli otto brani presenti in scaletta, aiutata nella sua missione da una voce che di Robert Plant ne ha fatto il proprio riferimento e da una sezione ritmica precisa e potente.

Hurricanes non manca di stupire, Leo Mayer e compagni divertono e si divertono, sia che l’elettricità Hard Rock riempie la sala (l’opener The Bird’s Gone) o che il blues scaldi l’atmosfera (Thunder In The Storm, Weary Hearted Blues).

Niente di nuovo, dirà qualcuno, ed almeno nella ricerca del nome avrebbero dovuto mettere maggior impegno, ma non importa: di Classic Rock si tratta, di Hard Blues si nutre il sound ed è solo questo che chiedono gli amanti del genere di tutto il mondo; mezz’ora di buona musica, prendere o lasciare, ma degli Hurricanes ne sentiremo ancora parlare, fidatevi.