L’ottavo album della band inglese, arriva a ben nove anni dal precedente “Loud Like Love”, un album che aveva lasciato qualche dubbio a più di un fan della band britannica.

Pertanto le aspettative per questo nuovo lavoro erano altissime. E dopo ripetuti ascolti cosa possiamo dire? Che ne è assolutamente valsa la pena attendere tutto questo tempo, perché “Never Let Me Go” riporta la band di Brian Molko e Stefan Olsdal, ai livelli di quei primi dischi che avevano fatto gridare al miracolo, in un misto di heavy, dark e new wave, creando di fatto un’identità del tutto personale e riconoscibile.

Pur non introducendo grandi novità al loro sound, i Placebo hanno saputo confezionare tredici pezzi estremamente brillanti ed efficaci. Dal singolo apripista “Beautiful James”, con un synth melodico, molto anni ’80, che accompagna il coro, all’introspettiva “Happy Birthday In The Sky” fino alla ritmata “Try Better Next Time” è un continuo saliscendi di emozioni, accompagnate sempre dalla splendida e caratteristica voce di Molko. Capitolo a parte merita l’esperimento orchestrale” The Prodigal”, senza dubbio il punto più alto e creativo dell’album.

Pur senza modifiche strutturali, speriamo che questo sia l’inizio di un nuovo corso, in modo da non dover attendere altri nove anni per avere materiale nuovo. Intanto gustiamoci “Never Let Me Go”, un album da ascoltare e riascoltare, proprio come i dischi di una volta, che ci restituisce i Placebo in gran forma.

Brian Molko: voce, chitarra, basso, tastiera, synth, armonica

Stefan Olsdal: basso, chitarra, tastiera, pianoforte, cori