Ho scoperto i Mastodon anni fa, con quel clamoroso disco che porta il nome di “Leviathan” (2004). Una copertina strepitosa ed epica e brani potenti come mazzate: la tempestosa “Blood And Thunder, la splendida “Iron Tusk” e i tredici minuti della cavalcata “Hearts Alive”. Tre pezzi in cui la band americana forgiava una propria personale visione del metal, già intrisa di tutta una serie di riferimenti che avrebbero toccato apertamente gli anni ‘70 solo con i dischi successivi. Infatti in particolare da “Crack The Skye” (2008), con una produzione quasi space rock, il quartetto ha cominciato a lavorare sull’unicità di un sound già personale.

A farla da padrone ci sono le quattro vocalità, che seppur non eccessivamente differenti l’una dall’altra, riescono a creare una varietà che nobilita un genere spesso infangato nella ripetitività. Ma questo non deve far passare in secondo piano una creatività strumentale che tra questi brani acquisisce significati ulteriori.

Quello che ho apprezzato di questo ottavo capitolo di studio del gruppo di Atlanta (Georgia), è l’aggressività generale che si respira tra i solchi dei sedici pezzi, tutti mediamente lunghi. Essendo un amante del metal estremo, immagino che per qualcuno i Mastodon sono eccessivamente misurati, ma trovo questa caratteristica una dote importante: furore e calcolo, come dimostrano pezzi killer come “Pain With An Anchor”, “Skeleton Of Splendor”, “Pushing The Tides” e gli otto minuti di “Gobblers Of Dregs”, carichi di energia e taglienti come laser.

Insomma, dopo oltre vent’anni i Mastodon sono riusciti a guadagnarsi un proprio spazio, a trovre spazio tra quei progetti che profumano di onestà ed originalità, come, seppur in modo diverso fanno Gojira e Opeth, band che hanno saputo differenziare sostanzialmente il proprio percorso artistico, dimostrando che anche l’heavy metal ha saputo trovare nuovi cotesti espressivi.

Tra tatuaggi, barbe incolte e lunghe criniere, se sul palco i Mastodon hanno un impatto maggiore, lo scopriremo al prossimo festival “Rock The Castle”, dove sono attesi da protagonisti.