Mike Campbell non avrebbe bisogno di presentazioni, almeno per chi ha sempre sguazzato musicalmente nel rock americano; chitarrista, autore e co-fondatore degli Heartbreakers è sempre stato l’ombra di Tom Petty, prima che quest’ultimo ci lasciasse nel 2017.
I Dirty Knobs furono creati da Campbell all’inizio del nuovo millennio come progetto parallelo, licenziando un singolo nel 2010 (Feelin’ High) ma solo dopo la scomparsa di Petty e il tour di Campbell con i Fleetwood Mac (come sostituto di Lindsey Buckingham) la band cominciò realmente la sua carriera discografica pubblicando due full lenght; “Wreckless Abandon” nel 2020 e “External Combustion” due anni fa.
Una lista di collaborazioni infinita, a riprova dell’importanza del nostro nella scena americana e non solo, va sicuramente ad impreziosire una carriera che non lascia dubbi sul valore di un grande musicista al ritorno con questa nuova raccolta di brani intitolata “Vagabond, Virgins & Misfits”.
I tredici brani di rock americano ovviamente non lasciano dubbi sull’influenza di Petty ma con un approccio più ruvido e rock.
Inutile ribadire che l’album è una terrazza da dove si può scrutare fino all’orizzonte del rock americano degli ultimi sessant’anni; splendide ballata, energici spunti rock/roots, un songwriting di livello assoluto, impreziosito da una serie di apparizioni di peso come quelle di Lucinda Williams, Graham Nash, Chris Stapleton, dell’ex “Heartbreakers” Steve Ferrone e di Benmont Tench, fanno di “Vagabond, Virgins & Misfits un album impossibile da ignorare dagli appassionati, anche grazie a brani emozionanti come “Angel Of Mercy”, le bluesy “Hands Are Tired” e la groovy “Skake These Blues”, la ballata elettrica debitrice proprio a Tom Petty “Innocent Man” e il rock suonato in qualche locale polveroso del sud “Don’t Wait Up”. Nel genere “americana” è uno dei dischi dell’anno!