Il Nord Europa non è solo terra di metal estremo poiché progressive e hard rock fanno parte della tradizione musicale di Norvegia, Svezia e Finlandia tanto quanto il black e il death metal.

In campo classic e blues rock i gruppi che si sono affacciati sul mercato negli ultimi anni sono tanti e di buona qualità, virtù che riscontriamo anche in questa nuova band proveniente da Stoccolma, capitanata dalla chitarrista e cantante Ebba Bergkvist che, con i suoi The Flat Fire, ci presenta un ottimo lavoro intitolata “Four Wings”.

Ebba Bergkvist & The Flat Fire è appunto un nome che ha tutte le carte in regola per attirare l’attenzione dei rockers con una predilezione particolare per il blues e l’hard rock di estrazione settantiana; “Four Wings”, che segue il buon primo album uscito quattro anni fa e intitolato “Split Milk”, è composto da dieci tracce ispirate alle grandi band del passato, risultando classico e bluesy tanto da piacere sia agli amanti di Led Zeppelin e Free che ai più giovani ascoltatori ammaliati dalle sirene di Blues Pills, Pristine e Children Of The Sun.

La band è composta, oltre alla Bergkvist che ha prodotto e registrato il disco a Stoccolma (mentre il mastering è stato affidato a Erik Petersson, già al lavoro con Siena Root ed Heavy Feather), da Bjorn Bjornhult Korning al basso, Adam Randolph alla batteria e Jonas Skeppar alla chitarra.

Tra i brani, tutti assolutamente meritevoli di attenzione, spicca la title track che, posta in apertura, mette subito in chiaro il sound e le ispirazioni del gruppo con un riff blues a supporto di un hard rock zeppeliniano, mentre in “Seasick” e Backslide” i quattro rockers  svedesi si spostano su lidi country/folk di estrazione statunitense.“Four Wings” è un album ispirato e da ascoltare e riascoltare grazie ad una buona varietà di atmosfere offerte da una splendidamente retrò guidata da un’ottima interprete come la Bergkvist; per ora può assolutamente bastare. Consigliato a chi ama il rock classico e vivace!!