In tanti ci hanno pensato, ma ancora nessuno aveva tracciato una mappatura dei musicisti italiani nella storia del rock. Ecco perché questo libro, stampato privatamente attraverso la piattaforma di Amazon (prezzo 12,48 €), colma una lacuna e nelle sue 150 pagine ci accompagna in un universo che, tutti immaginiamo ampio ma che, una volta tracciato, scopriamo essere molto più grande delle previsioni. Perché se il messia Frank Zappa o i cantanti Jon Bon Jovi dei Bon Jovi e Steven Tyler degli Aerosmith, Tallarico all’anagrafe, sono nomi di cui le origini nostrane sono ben note, e che per altri (la stirpe dei Porcaro nei Toto, i fratelli Panozzo degli Styx, i chitarristi Frank Marino e Vinnie Colaiuta, Paul Di’Anno degli Iron Maiden, Tom Morello Rage Against The Machine/Audioslave, per fare degli esempi), ci aiuta il cognome, sono veramente tanti gli artisti che vi sorprenderanno. Avreste mai immaginato che il vero nome di Nikki Sixx dei Mötley Crüe è Frank Carlton Serafino Feranna e che Ross The Boss dei Manowar all’anagrafe risulta Ross Funichello? Per non dire di George Peter John Criscuola e Paul Charles Caravello, meglio noti come Peter Criss e Eric Carr dei Kiss, o di Ronald James Padavona, in arte Ronnie James Dio, uno dei più grandi cantanti della storia dell’heavy metal.

Il libro si divide in una prima parte di testo, dove l’autore traccia un filo invisibile autobiografico, tra la scoperta del rock, la passione che cresce per questa musica e la voglia di conoscerne anche gli angoli più nascosti. Oltre a citare musicisti lontani, partendo dal jazz, vengono citati anche il fotografo Fin Costello e l’illustratore Frank Franzetta ed alcuni musicisti molto significativi, come Tony Iommi dei Black Sabbath, la Riot family, metal band americana da culto, formata quasi esclusivamente da figli di emigranti italiani ed altri.

Steven Tyler degli Aerosmith

Mentre nella seconda parte si susseguono schede alfabetiche, con i nomi di centinaia di musicisti, con brevi note discografiche, dove non mancano Madonna e Frank Sinatra, per dire che non si parla solo di rock. Forse sarebbe stato interessante citare la regione di provenienza dei musicisti, ma mi rendo conto della difficoltà delle fonti, ma anche così la lettura è stimolante.

Come scrive chiaramente l’amico Andrea Ciccomartino (musicista, leader dei Graal) nella prefazione: “Qui non si vogliono stravolgere gli eventi o ribaltare certezze. L’intento predominante è sfatare il mito di ‘italiani, poeti, santi e navigatori’ e rafforzare l’assioma con l’aggiunta di rockettari”. E direi che l’obiettivo è stato raggiunto. Anche se, nel rispetto della scelta di inserire artisti stranieri di origini italiane, io (e ripeto io) un posticino da qualche parte, anche come semplice citazione, per Jacopo Meille dei Tygers Of Pang, Fabio Lione (Angra, Kamelot) e Michele Luppi che da anni è nella famiglia dei giganti Whitesnake, l’avrei trovato. In fondo sono la dimostrazione attuale, che non siamo solo un popolo solo di “poeti, santi e navigatori”.

Purtroppo, come molte stampe private di Amazon, per tenere bassi i costi, la qualità della copertina è poco attrattiva, sia nell’immagine che nel cartoncino. Per eventuali ristampe, opterei almeno per una copertina lucida plastificata.

Comunque bel lavoro, che trasuda passione e conoscenza.

E siamo tutti d’accordo: italians do it better!!

Gian Paolo Pelizzaro (note biografiche)

Giornalista, ricercatore e saggista, esperto di terrorismo internazionale e intelligence.
Consulente delle Commissioni parlamentari di inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi (XIII legislatura) e sul «dossier Mitrokhin» e l’attività d’intelligence italiana (XIV legislatura).