Se devo menzionare qualcosa che nello stesso apprezzo, indipendentemente dal risultato finale, e che nello stesso tempo mi incuriosisce tremendamente, è quando un artista navigato decide di pubblicare qualcosa che musicalmente si presenta molto lontano da tutto ciò per cui è universalmente conosciuto. Il sorprendente progetto Envy Of None infatti vede alle chitarre il leggendario Alex Lifeson dei compianti Rush cimentarsi con synth, drum machine e sonorità d’avanguardia.
Il risultato sono 50 minuti di piacevolissimo rock alternativo sulla scia dei primi Garbage anche grazie all’emozionante voce della talentuosa singer Maiah Wynne. Qui non ci sono pezzi da dieci minuti ne assoli ma solo tanta melodia e perché no musica pop ma costruita e prodotta con cura maniacale in tutti i suoi particolari.
L’iniziale “ Never Said I Love You” e la ritmata “Dumb” con un’accurata promozione potrebbero sicuramente diventare delle potenziali hit mentre alla splendida “Old String”” è lasciato il compito di mostrarci il lato più emozionale ed intimo del disco.
Ad oggi non si sa se questo progetto verrà portato in tour né se ci sarà un seguito a questo esaltante esordio sicuramente il coraggio di osare non è certo mancato, un’ennesima prova dell’immenso e poliedrico talento di Lifeson.
Da ascoltare e riascoltare.