Si può assolutamente considerare questo nuovo album come il punto di partenza dei nuovi Kasabian versione 2.0. L’addio traumatico dello storico frontman Tom Meighan per i noti fatti di violenza domestica, ha costretto il leader Serge Pizzorno ad assumere anche il ruolo di vocalist, oltre che di chitarrista e principale compositore di tutto il nuovo materiale.

Diciamo subito che il risultato è assolutamente soddisfacente, ci troviamo  di fronte a 38 minuti di piacevolissimo alternative rock dalle forti tinte elettroniche, anche pop se vogliamo, ma che non scade mai nel banale o nel già sentito.

Kasabian 2022, versione 2.0. Chi si ricorda di Tom Meighan?

Veri pezzi da novanta sono sicuramente la ballabile “Rocket Fuel” con rimandi strainanti ai Prodigy più commerciali, tre minuti che in sede live saranno in grado di far sobbalzare  anche i fan più tranquilli, il primo singolo “ Alygatyr” con il suo incedere corale che non ti si toglie più dalla testa e la sperimentale “T.U.E”.

Molto interessante, anche se a tratti caotico, il concept grafico dell’album formato da caratteri in caps-lock, che rimandano ad un futuro che comunque per i Kasabian sembra essere più roseo che mai.

C’era un po’ di timore tra i fan dei Kasabian. Ma tutto è rientrato, “The Alchemist’s Euphoria” è un gran bel disco!!