Il sasso lanciato nel mare spaziale dagli Hawkwind verso la fine degli anni ‘60, ha provocato un inesauribile movimento ondoso da cui è scaturita una miriade di band che nello space rock ha trovato la propria via artistico/musicale
Dobbiamo poi aggiungere che anche il krautrock ha fatto il suo, per cui anche dalle “porte del cosmo che stanno su in Germania” è filtrata aria che contamina tutt’ora.
Questa premessa è doverosa per parlare de The Trance Dimensionals, progetto che vede protagonista Steve Hillman, tastierista inglese specializzato nei suoni elettronici, che già negli anni ‘70 sperimentava sulla spinta di Hawkwind, Gong e Tangerine Dream, cercando di trovare nuove rotte in altre dimensioni, senza dimenticare la fondamentale collaborazione con Nik Turner, storico sassofonista/flautista, consegnato alla storia per la sua militanza nell’astronave guidata da Dave Brock.
Ma non è finita qui, perché della formazione fanno parte anche Dave Anderson (Amon Düül e Hawkwind), Angel Flame (Arthur Brown e Hawkwind), Dai Rees (fedelissimo di Steve Hillman) e Mike Bew… tutta gente che mastica alla grande la materia.
Questo sodalizio nasce nel 2016 e nel 2022 pubblica il primo album, “Synchronicity”, per Black Widow Records.
Proprio verso la fine di quell’anno, però, Nik viene a mancare, lasciando, tuttavia, numerose registrazioni, cui avevano già lavorato e che vanno a costituire il nuovo “Space Angels” (ascolta il teaser dell’album qui), a tutti gli effetti il canto del cigno di questo straordinario musicista.
Già la magnifica copertina è eloquente della musica che uscirà dai solchi.
La raccolta è aperta da “Space groovin’”, brano che sembra creare un collegamento tra terra e cosmo, con ritmiche e riff tipicamente rock’n’roll a rappresentare la prima e tappeti di synth e tastiere spaziali a descrivere il secondo, con il sax di Nik e la sua voce greve a determinare il percorso tra l’una e l’altro.
“N.D.E.” è un brano tipicamente space che gioca tra orchestrazioni e ritmiche, oltre che sul binomio vocale costituito dal contrasto fascinoso tra il cantato di Nik e quello immaginifico di Angel Flame.
Il primo di diversi brevi brani interlocutori è “Far beyond”, in cui la voce femminile narra sulle note ultraterrene del sax.
La title track si muove trainata da un riff impertinente su ritmiche serrate e veloci, il tutto impreziosito dagli spunti dei fiati e dalla voce di Angel Flame.
La potente “Moon dancer” vede alla voce Mike Bew ed è caratterizzata da una profondità cosmica generata dall’organo.
Segue un’accoppiata di altri due pezzi brevi: “Amulet”, strumentale, con ritmiche tribali e melodie arcane e al contempo spaziali; “Field of reeds”, sulle cui melodie folk psych si stagliano i vocalizzi di Angel.
Struttura space prog per “D-rider” che comincia come ballad per poi divagare con fughe tastieristiche e splendide melodie vocali femminili.
“Transdimensional beings” è un altro breve brano interlocutorio e narrato che anticipa “Higher and higher” con il suo mix tra i suoni hard di ritmiche e chitarra con quelli siderali di synth e tastiere, presentando alla voce l’ospite Mr. Dibs.
L’album si conclude con “Slinky”, uno strumentale le cui melodie ricordano le colonne sonore di 007, come a voler proiettare le avventure dell’agente segreto per antonomasia nello spazio… il mezzo? Naturalmente il sax di Nik.
“Space Angels” è un lavoro imperdibile per chiunque abbia l’esigenza di viaggiare in altre dimensioni, reso obbligatorio alla lettura degli artisti coinvolti.

Band:
Angel Flame – voce
Dave Anderson – basso
Mike Bew – voce e basso su 5 e basso su 7
Steve Hillman – chitarre, tastiere e synth
Dai Rees – batteria e percussioni
Nik Turner – voce, sax e flauto
Guests:
Clog – basso senza tasti su 11
Jez Creek – oscillazioni cosmiche
Mr. Dibs – voce su 10
Tracks:
- Space groovin’
- N.D.E.
- The journey beyond
- Space angel
- Moon dancer
- Amulet
- Field of reeds
- D-Rider
- Transdimensional beings
- Higher and higher
- Slinki