Dopo un decennio di attività live, i Living Theory esordiscono con il primo singolo inedito: “Dark”.

La prima considerazione da fare, anche per chi si imbatte nel brano senza aver mai visto o sentito suonare la band, è che si percepisce subito di non trovarsi difronte ad artisti emergenti. I primi lavori di una band infatti risultano spesso risultano poco centrati. “Dark”, al contrario, evidenzia la maturità dell’esperienza che i musicisti hanno acquisito sul palco, con tutti i sacrifici che questo comporta. La direzione intrapresa è ben definita, con l’utilizzo di una formula che richiama importanti band anni 2000 (di cui non facciamo i nomi perché sarebbe troppo semplice!), con due voci che alternano rap a melodia.

Scritto e prodotto da Mike Suzzi, in “Dark” si fondono melodie toccanti, un flow che sfiora il cloud rap, un ritornello esplosivo, talmente insidioso che si appiccica alla memoria senza possibilità di evitarlo (no matter how hard you try), elementi elettronici e cori che lasciano trasparire un’aggressività appena accennata, ma che è senza dubbio parte della personalità della band e si sposa con i suoni di chitarra e basso.

La straordinarietà di questa composizione è che tutto si amalgama e scorre armonicamente, coinvolgendo l’ascoltatore in un crescendo. I Living Theory , dopo un decennio speso come tributo dei Linkin Park, danno ampia prova, sebbene non richiesta, di avere un’identità granitica, che li scolla dall’etichetta di mera tribute band. Con “Dark”, la band ha la possibilità di entrare nel mercato discografico senza timori, forte delle proprie potenzialità e dell’idea sottostante la propria musica, che da questo primo esempio non dà affatto l’impressione di essere confusa.

I Living Theory sono: Mike Suzzi, Giorgio “Jt” Terenziani, Rob Marconi, Fabio “Perez” Perini, Pete Zamboni.