Bentornati Rhapsody! Con il loro ultimo album la band, sopravvissuta a quella favolosa avventura che ha nobilitato la musica italiana – soprattutto tra la fine degli anni novanta e l’inizio dei duemila – convince. Su Giacomo Voli (recente vincitore del programma televisivo su Canale 5 “All Together Now”) non avevo dubbi, ed infatti in questo lavoro conferma le proprie capacità vocali.

Ma tutto gira per il verso giusto. Innanzitutto le canzoni, o quantomeno quelle in cui la band rimane sul suo territorio epic power o, come amano definirlo critica e fan “hollywood metal”. A tal proposito: ha ancora senso fare questo genere nel 2021? La risposta per me è abbastanza semplice: ed è un fragoroso sí, se l’album è così bello. Detto ciò, temo che, nonostante la qualità indiscutibile, difficilmente la band possa attirare nuovo pubblico. Ma semmai affascinare i vecchi metallari, che rimarranno stregati anche dai sontuosi ricami di tastiere del leader storico Alessandro Staropoli.

Se devo trovare qualche difetto punterei su alcuni mix e sul alcuni suoni della chitarra solista, che a volte non risultano particolarmente bilanciati. Ciò nulla toglie alla bravura di Roberto De Micheli, che anche quando approccia i brani con semplici riff o roboanti intrecci, riesce a comunicare sempre bene, sia in termini di potenza che di feeling.


In sintesi “Glory Of Salvation” si dimostra una prova convincente, per una band che molti considerano, ingiustamente, fuori tempo massimo! 

  • Giacomo Voli, canto
  • Roberto De Micheli, chitarra
  • Alessandro Staropoli, tastiere
  • Alessandro Sala, basso
  • Paolo Marchesich, batteria