La storia narra che i Damned siano stati la prima band punk inglese a pubblicare un singolo (“New Rose”, 1976), un album (“Damned Damned Damned, 1977) e a effettuare un tour negli Stati Uniti.

Ma questa è solo statistica, perché dal punto di vista artistico ci sono cose più importanti.

In primis, sono stati il primo (forse ultimo) gruppo punk a fare una tournée (nel 1977) con un artista glam, Marc Bolan & T-Rex, cioè con il re assoluto del genere, nonché suo inventore.

Pensate al rischio di mischiare il pubblico di due ambiti musicali così “diversi” e, apparentemente, distanti. Invece, non solo fu un successo, ma i Damned furono l’unica band di supporto che il “guerriero elettrico” volle che viaggiasse sul suo tourbus.

L’urgenza punk è durata un periodo di tre anni e altrettanti dischi basilari per poi evolversi in un contesto sonoro più gotico e darkeggiante, senza dimenticare psichedelia, garage e rock teatrale, lasciando che una costante verve dissacrante mantenesse lo spirito primordiale e rendesse meno seriosa la nuova strada.

Leader della band è Dave Vanian, dotato di una voce fantastica e immediatamente riconoscibile, nonché compositore sopraffino e frontman assoluto; unico membro della band presente in tutti gli album.

Altra figura fondamentale è quella di Captain Sensible (all’anagrafe Raymond Burns) che, seppur assente per alcuni dischi della parte centrale della carriera, ha sempre dato un grande contributo in fase compositiva e anche negli spettacoli dal vivo; artista eclettico, tanto che inizia come bassista, ma dopo il terzo album diventerà il chitarrista della band, senza contare una carriera solista di successo in pieni anni ‘80 in ambito disco music (!) e, da non credere, circolava pure voce che fosse stato scelto per sostituire Ginger Baker alla batteria in uno dei tanti momenti di tensione dei Cream (questa info mi è arrivata da fonte attendibile, ma va accertata e dimostrata).

Peraltro, le contaminazioni di genere che caratterizzano il mondo Damned non finiscono qui: troviamo contatti col metal, dalla forte simpatia e amicizia con Lemmy confluita in diverse session, all’aver avuto nelle proprie fila Algy Ward, bassista e voce dei Tank, eroi della N.W.O.B.H.M. (New wave of british heavy metal) e fortemente ispirati proprio dai Motorhead; intrecci con prog e  psichedelia, soprattutto per via della produzione del secondo album da parte di Nick Mason dei Pink Floyd.

Questo nuovo live, registrato a ridosso della serata di halloween del 2019 contiene un repertorio di splendide canzoni che vanno a toccare buona parte della discografia, privilegiando le atmosfere più gothic/wave adatte al contesto in cui si svolge il concerto, comprese due cover: “People are strange” dei Doors e “Bela Lugosi’s dead” dei Bauhaus, atte a dimostrare l’eterogeneità delle loro influenze.

La location è il London Palladium, meraviglioso teatro della capitale britannica, allestito per il tema grand guignol come quello di vampiri e associati.

L’album è uscito in due formati: doppio lp e doppio cd più dvd.

Inutile dire che, pur amando il formato vinile, ho preferito la seconda versione per avere la possibilità di gustare la performance anche in video e vi assicuro che ne è valsa assolutamente la pena.

Già a partire dal primo brano si capisce che la band è in forma, rodata e ben calata nell’ambientazione, compreso il pubblico.

Importante anche l’arricchimento dei brani da parte di musicisti ospiti che con tromba e archi impreziosiscono la prestazione.

Eppoi l’intervento di attori e attrici vari che vanno ad incrementare la presenza scenica del contesto e ci fanno capire che ai Damned piacciono le ragazze curvy.

Non voglio spoilerare oltre… si tratta di una release fondamentale per chi ama la band, ma anche utile per chi vuole cominciare a conoscerla.

The Damned:

Dave Vanian – vocals

Captain Sensible – guitar

Andrew Pinching – drums

Paul Gray – bass

Monty Oxymoron – keyboards

Guests:

Chris Coull – trumpet

Emily Vanian – solo violin

Yury Revich – solo violin

The Maple Rose Strings are

   Gillian Mott – violin

   Mallory Hamm – violin

   Alison D’Souza – viola

   Sally Wragg – viola

   Jay Jenkinson – cello

   Marianne Hardisty – cello

   Clare Wilson – double bass