Nella città della musica progressiva contemporanea i Big Big Train abitano senz’altro uno dei quartieri più vivaci, grazie ad una lunga discografia e ad un’intensa attività concertistica. La formazione britannica inaugura il 2024 con “The Likes of Us”, che vede la partecipazione di Alberto Bravin nel ruolo di nuovo cantante, a sostituzione del compianto David Longdon. Il disco, prodotto con l’etichetta InsideOutMusic, propone un rock sinfonico raffinato ed elegante, dal suono fresco e al contempo legato alla tradizione precedente.

I pezzi sono registrati in modo tale da costituire un’unica traccia. “Light Left in the Day” funge da ouverture a tutta l’opera e ne presenta le dominanti: lunghe digressioni strumentali dove giocano assieme le chitarre elettriche, i fiati e le tastiere, con il dolce sostegno del violino e l’energico contributo della batteria. “Oblivion” segna un momento di forte carica emotiva e sonora, grazie ad un riff efficace che governa il brano dall’inizio alla fine.

“Beneath the Masts” si presenta come una lunga suite in cui sono esposti alcuni motivi musicali che riemergono nel corso di tutto l’album. Si comincia con arpeggi acustici delicati e drammatici, che anticipano una sezione cantata in crescendo appassionato. Dopo un frangente di mirabile fraseggio di tromba e violino, si sguinzagliano gli strumenti, che esplodono in giochi ritmici e assoli, prima di lasciare spazio ad un finale aperto e commovente.

In “Skates On” spiccano le armonie vocali, d’ispirazione queeniana e con dinamiche simili a quanto avviene nella celeberrima “A Horse with No Name” (America) e nella meno nota “Non vale più” (Niccolò Fabi). Lo stesso calore corale colora l’incipit di “Miramare”, altra canzone estesa e strumentalmente intensa. “Love Is the light” è un brano luminoso ed emozionante come l’immagine che evoca il titolo. Le atmosfere sognanti di “Bookmarks”, invece, ci riconducono ai King Crimson di “Islands”. La traccia conclusiva dell’opera, “Last Eleven”, comunica inizialmente concitazione e passione, per poi espandersi in un finale solenne e delicato.

Con “The Likes of Us” i Big Big Train danno alla luce un’opera originale e dal sapore nuovo, un esempio di rock progressivo dinamico ed equilibrato, ricco di dettagli e di suggestioni sonore. In ogni traccia si toccano picchi espressivi di rara bellezza, che rendono l’ascolto piacevole e coinvolgente dalla prima all’ultima nota del disco, da assaporarsi come una sinfonia di musica classica. “The Likes of Us” dimostra la brillante creatività dei Big Big Train, band di cui già attendiamo con curiosità il prossimo lavoro.