Storie di vita e di rock: questo è il bello di chi non si ferma ai soliti nomi quando si parla di musica ed è in continua ricerca di note nuove e racconti da ascoltare.

E allora come non fare nostra la musica e la vita degli Honey Island Swamp Band, arrivati al sesto album, indicati per chi il rock americano lo conosce bene; il gruppo è formato da cinque musicisti sfollati da New Orleans dopo l’uragano Katrina e che, dopo aver dato vita alla nuova creatura in quel di San Francisco, sono tornati là dove il blues regna sovrano tra paludi, coccodrilli, serpenti e riti Voodoo.

“Custom Deluxe” viene pubblicato dalla band sette anni dopo il suo album più conosciuto, quel “Demolition Day” che l’ha portata in tour in Europa, incluso il nostro paese.

Il lavoro prosegue la tradizione musicale della Honey Island Swamp Band, che poi è quella di molte realtà odierne: blues, roots rock, country, funky e soul sono gli ingredienti di quanto viene proposto per deliziare l’ascoltatore di turno da un combo musicale a proprio agio sia tra le umide paludi della sua città natale sia nelle lunghe route che attraversano gli States.

Il polistrumentista e cantante Aaron Wilkinson, insieme al chitarrista Lee Yankie, al tastierista Chris Spies, al bassista Sam Price e al batterista Garland Paul, dà vita ad una raccolta di brani che assimilano la magia dei luoghi in cui i musicisti sono cresciuti, conquistandoci con quel sound che esplora una bella fetta di musica del diavolo senza perdere mai la bussola e quella strada maestra che li avvicina ai grandi interpreti del passato e, perché no, del presente.

“High River Rag” con quella slide che tanto sa di Allman Brothers, il blues rock di “Sugar For Sugar” e il funk rock direttamente dagli anni settanta di “Second Son”, sono solo alcune delle perle nascoste in questo nuovo lavoro targato Honey Island Swamp Band.

Fatelo vostro, è un ordine!