Spacciato come un ep, con i suoi cinque pezzi, questo secondo lavoro degli italiani Geometry Of Chaos supera in realtà i 40 minuti, risultando a tutti gli effetti un album completo. Stranezze del mondo prog, che si abbevera di lungaggini, altrove detestate e che nel recinto di questo genere, diventano invece piacevoli certezze.

I Geometry Of Chaos sono puntellati sul polistrumentista Fabio La Manna, il batterista Davide Cardella e il tastierista Charles Soulz, e si erano già fatti notare con l’esordio ““Soldiers Of The World Order”, mentre le parti vocali sono affidate agli ospiti Elena Lippe (Feronia), Marcello Vieira e Ethan Cronin.

Fabio La Manna, la mente creativa dei Geometry Of Chaos

Le cinque tracce, in un misto di tecnica e musicalità, con la chitarra in primo piano che tese melodie sopraffini, sfoderano passaggi complessi, ma compensati da incastri armonici che ne facilitano la scorrevolezza e quindi l’ascolto. Se vi servono punti di riferimento, citare i Dream Theater saprebbe di scorciatoia, preferisco convincervi che ci sono anche spore di Devin Townsend, Tool, TesseracT e se vogliamo restare nel classico Pain Of Salvation, il tutto elaborato con un gusto personale, ammantato anche da una certa tendenza dark o perlomeno, diciamo autunnale.

Il limite? Non è artistico, l’ep è disponibile solo in digitale, su Bandcamp, Spotify etc. Lo so, lo capisco, il futuro, il disinteresse per il formato fisico, le spese, ma non riuscirò mai ad accettarlo. Detto questo, “Imaginary Friends” non potrà che trovare consensi tra tutti coloro che amano il prog metal e non si fermano ai soliti tre gruppi di superficie. Complimenti!