Altra cult band proveniente dalla terra dei canguri sono sicuramente i Datura4, quartetto ormai dalla reputazione consolidata, specialmente nella scena psichedelica e classic rock.

Nata nel 2009, la band nata a Fremantle, cittadina dell’Australia Occidentale e capitanata dallo storico chitarrista Dom Mariani, nome di spicco della scena garage e rock fin dagli anni ‘80, dà alle stampe questa raccolta di rarità e B-Side mai pubblicate intitolata “Invisible Hits”.

Una discografia che, ormai in numero di pubblicazioni ha raggiunto la “manita”, ha costantemente alzato un’asticella confermata all’altezza dell’ultimo “Neanderthal Jam”, licenziato nel 2022, album che li ha fatti conoscere in giro per il vecchio continente, anche se la loro fama rimane ben consolidata nello status di cult.

Blues rock di matrice settantiana, psichedelia e garage rock fanno parte del sound di questa nuova/vecchia raccolta di brani, provenienti dalle registrazioni e dalle jam del gruppo lasciate fuori dai lavori ufficiali.

Il bello è che la band Australiana confeziona una scaletta che proprio nelle Jam anni settanta va a parare, tanto da sembrare un lavoro nato e vissuto nella stessa epoca.

Si passa quindi dalla psichedelia dell’opener “Drive-By Island”, al classico  “Walk On Water” dei Creedence Clearwater Revival, al blues di “Goin’ Back To Hoonsville” dove appare come ospite la chitarra del bluesman Australiano Dave Hole.

“Invisible Hits”, rimane un documento importante di quel che ci riserva la band del leggendario chitarrista dei garage rockers The Stems, un bellissimo e maturo esempio di come si tratta la materia rock nel 2024, tenendosi assolutamente fuori dai soliti cliché in cui l’industria musicali racchiude una manciata di macchine da soldi in pasto ai consumatori meno attenti.

Una band che è culto per pochi, ma che dovrebbe essere materia per chi del classic rock  ne fa abituale ascolto.