Quando, nel febbraio del 2022, Dolly Parton ha ricevuto la nomination per l’ammissione nella “Rock And Roll Hall Of Fame”, ha pensato bene di scrivere all’organizzazione, per spiegare che la richiesta era immeritata. Dolly Parton (Leggi nel link la biografia della Parton, nda) per tutti la regina del country, non pensava fosse giusto togliere spazio a nomi e band che il rock l’hanno suonato e vissuto per davvero.

Niente da fare, l’organizzazione non ha voluto sentire ragioni e a quel punto l’intramontabile Dolly, 78 primavere qualche giorno fa, ha pensato: “Bene, se le cose stanno così, è arrivato il momento di fare sul serio un disco rock”. E così, dopo decenni a dominare classifiche country e pop, Dolly Parton, la cantante, l’autrice, l’attrice, l’imprenditrice e la filantropa si è messa al lavoro. Il risultato? Clamoroso, sin dalla copertina, dove la star sfoggia carisma e bellezza che fanno battere il cuore. Naturalmente la produzione, della stesso Parton e di Kent Wells, i suoni, lo stuolo di grandi musicisti, rendono il tutto inattaccabile esteticamente, ma c’è ancora spazio per un tocco umano, con la voce della protagonista che non cerca strade che non le appartengono, e piega gli arrangiamenti al suo timbro dolce e sensuale. “Rockstar(Leggi nel link tutte le informazioni sul disco, nda), è un doppio album ricco di rifacimenti in duetto e qualche pezzo inedito, come lo stupendo brano che intitola il disco e si fa apprezzare, e pur senza stravolgere i pezzi, non mancano code strumentali e qualche sorpresa rispetto alle versioni originali. “Rockstar” è disponibile in più formati, cd, vinile e digitale, con versioni extra e in un’edizione ultra deluxe digitale, con nove brani in più, pubblicata proprio qualche giorno fa, in occasione del settantottesimo compleanno dell’artista nata a Pittman Center nel Tennessee, il 19 gennaio 1946.

Naturalmente il repertorio è scelto con cura, e troviamo quasi esclusivamente classici, e quindi si vince facile, ma la cosa stupefacente è lo stuolo di artisti che si è messo al servizio di Dolly, accompagnando la sua voce non più vigorosa come un tempo, ma sempre affascinante, per una resa finale che emoziona, anche solo per il coraggio con cui questa meravigliosa donna affronta la storia del rock. Tantissimi gli ospiti, nel link sopra potete leggere la specifica dell’album, ma come non citare Sting, Ann Wilson delle Heart, Kid Rock, Stevie Nicks, Peter Frampton e persino Rob Halford e Steve Perry, per non dire del doppio colpo da campioni Ringo Starr e Paul McCartney. Ma solo chi non conosce Dolly Parton può stupirsi dei giganti che la accompagnano in questo album, che ha il profumo della celebrazione.

A differenza di quello che si può pensare, non è una furbata discografica, la fama di Dolly Parton in America e non solo, è talmente enorme che non ha bisogno di banali stratagemmi di marketing, anzi è lei stessa che alcune volte rifiuta inviti discografici, per non oscurare gli altri ospiti.

“Semplicemente era arrivato il momento per fare un disco rock”.

Parole e storia di Dolly Parton.

Altro non serve!!

Dolly Parton, molto di più di una star!!