Back In Rock per parlarvi di Blues questa volta vola in Spagna, dove da più di trent’anni crea musica del diavolo il bravissimo chitarrista Javier Vargas.

Dopo una corposa discografia, iniziata nel 1991 con l’esordio intitolato “All Around Blues”, e forte di un sound contaminato da ispirazioni Jazz/Funk e latine, Vargas ci regala un altro pezzo da novanta, dopo quello che per il sottoscritto è stato uno degli album di genere più belli dello scorso anno “Back In Memphis”.

Oltre alla sua musica, il chitarrista spagnolo di origini argentine ha collaborato live con una serie di grandi nomi del Rock e del Blues, tra i quali i Rolling Stones.

Ed è proprio il nipote di Mick Jagger, Jon Byron Jagger, a cantare su Stoner Night, dividendosi il microfono con Merrick Wells, mentre la batteria è suonata da Quino Gimènez e Jota Marsan, il basso da Luis Mayo e il sax da Gutama Del Campo.

L’album è una raccolta che comprende sia brani inediti sia cover, in cui la Vargas Blues Band dà sfoggio del proprio  talento nel saper fare blues con quello spirito latino che contraddistingue i musicisti sudamericani.

Javier Vargas con la sua Fender a tracolla: e blues sia!!

Oltre ai brani inediti, tutti di notevole fattura sono le cover che non lasciano scampo, con riletture riuscitissime delle varie “Champagne & Reefer di Muddy Waters, “Smokestack Lightning” di Howlin’Wolf e la spettacolare versione di “Little Queenie” di Chuck Berry.

La chitarra sciorina riff, Blues Rock nella potente  “Mind Control” e beve dalla fonte del Blues del Delta con la finale “Blues Is The Power”.

Mentre è sul mercato anche un secondo volume di cui parleremo più avanti, “Stoner Night” conferma dunque Javier Vargas come uno dei maggiori interpreti del genere, in questo inizio di nuovo millennio….Blues On!