Non una band, forse nemmeno un collettivo, ma una sorta di comune artistica, devota allo sceneggiato televisivo “Spazio 1999” britannico, creato nel 1973 da Gerry e Sylvia Anderson e che invase, è proprio il caso di dirlo, la nostra Rai due anni più tardi, creando una sorta di mania collettiva tra i fan.
Delle due serie trasmesse, è la prima ad ispirare questo lavoro, che porta il nome della penultima puntata, trasmessa in Italia il 9 gennaio 1977 e che quindi in questi giorni compie 45 anni.
A muovere le fila di questo ambizioso progetto è Pierpaolo Lamanna, accompagnato da Loris Furlan che con la sua Lizard Records, alimenta l’entusiasmo dell’ispiratore e coinvolge una decina di musicisti, guidati da Alessandro Serravalle (leader dei Garden Wall e di altri numerosi progetti).
La linea guida artistica, realizzata nel giro di alcuni anni, è potente, non identificabile, in un girovagare tra cosmic music, progressive, jazz sperimentale, space rock, new wave, dark music ed un senso di ricerca che rimbalza nei bellissimi titoli che, è giusto ribadirlo, non sono un omaggio lineare alla serie TV, ma da essa traggono fervore creativo, per poi sviluppare un proprio percorso.
Preparatevi quindi ad essere accolti da un viaggio musicale indomito, fatto di ampiezza sonora, ma anche di frammenti carichi di significato, non certo semplici brani, ma un insieme di sensazioni e percezioni sonore ed emotive. Non c’è nulla di scontato nelle dieci tracce di questo album, a mio avviso uno lavori più significativi degli ultimi mesi, per aderenza ad un’idea originale e per coraggio espositivo, con la forza esplorativa che ogni artista interpreta un personaggio.
Stupenda la copertina di Roberto Menegon e l’intero libretto, colmo di disegni e simbologie. Da segnalare che il vinile, previsto per i prossimi mesi, avrà una un missaggio leggermente differente, una scaletta diversa ed un brano inedito, non presente sul compact disc.
Musica coraggiosa che per chi non si accontenta!
Personale:
John Koenig/Alessandro Seravalle: chitarra elettrica, chitarra elettrica baritona, mellotron, pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori, elettronica, campionamenti.
Paul Morrow/Mirko Baruzzo: chitarra elettrica, basso, flauto, violino esrai, sarad, santur, sitar, tablas, effetti
Alan Carter/Milo Furlan: batteria e percussioni
David Kanu/Gianluca Tassi: basso
Victor Bergman/Pierpaolo Lamanna: concept, testi, direzione artistica
Anton Zoref/Mariano Bulligan: violoncello
Bob Mathias/Simone D’eusanio: violino
Luke Ferro/Lorenzo Giovagnoli: tastiere e orchestrazioni
Tony Cellini/Roberto Menegon: copertina e progetto grafico
Sandra Benes/ Laura Gamba: disegni interni
Creato e prodotto da
Gerry Anderson/Loris Furlan