Nel blues classico e tradizionale i Reverendo Peyton’s Big Damn Band possono essere sicuramente considerati un nome di culto;
il trio, oltre al reverendo (chitarra e voce), è formato da sua moglie Breezy (washborad) e da Jason “The Snakob” Powell alle percussioni, per una line up consolidata che da tempo ha superato la doppia cifra in quanto a pubblicazioni tra ep, album di cover e inediti.
Il ritorno avviene a quattro anni dal precedente e fenomenale “Dance Songs For The Hard Time” con un sempre minimale blues del delta e qualche accenno al country, ma soprattutto al gospel.
Anche in questo nuovo album la copertina immortala il Reverendo Peyton seduto con la sua sei corde tra le mani, pronto per raccontarci storie di blues, e “Honeysuckle” non fa sconti, grazie ad un approccio acustico e dove il leader è protagonista assoluto, sguaiato e sporco nel canto, enorme nel saper far parlare la sua chitarra, mentre questa volta la signora Peyton e il buon Powell fanno da puro accompagnamento alla performance del leader.
Non mancano ospiti graditi come le McCreay Sisters sulla gospel song “Looking For A Manger”, Colton Cleveland che presta il suo banjo su “The Good Die Young”, Billy Branch che con la sua armonica incide a fuoco le cover “Keep Your Lamp Trimmed And Burning” e Nell (Prison Cell Blues), mentre il violino Michael Crawford duetta con la sei corde di Peyton sulla nervosa “Freeborn Man”.
Si torna indietro alla prima metà del secolo scorso e alle leggende del delta blues come Robert Johnson, Sonny Boy Williamson II e Son House, un’atmosfera d’altri tempi che fa di questo nuovo lavoro firmato Reverendo Peyton’s Big Damn Band qualcosa di vicinissimo ad una romantica e dannatamente magica atmosfera. Blues on!
