
I Time Rift con questo nuovo album aggiungono nuova linfa al rock di estrazione settantiana o, come viene spesso chiamato, vintage.
La band in arrivo da Portland (Oregon), nata dalle ceneri dei doomsters Doomsower, dà alle stampe il suo secondo full length dopo che nel 2020 aveva pubblicato il manifesto “Eternal Rock”, speranza per un immortale futuro di quel rock che ha fatto la storia.
Al microfono una nuova eroina, Domino Monet, che si rifà alle pioniere del genere come Grace Slick e Carol Grimes (tanto per nominare due leggende) e un mito della scena odierna come Screaming Loz Sutch, oltre a un sound che, convinto ed indistruttibile, passa dal rock classico a cavalcate hard rock (“Thunder Calling”) lasciando all’ascoltatore buoni motivi per accogliere tra la propria collezione questo “In Flight”.

Justin Kaye (chitarra e voce) e Terrica Catwood (batteria), insieme alla cantante Domino Monet (unitasi alla band nel 2023), compongono la line up dei Time Rift, ancora intenti a suonare hard rock classico duro e puro, ovviamente debitore nei confronti dei miti e leggende che hanno fatto la storia della nostra musica preferita tra gli anni settanta e ottanta, ma assolutamente degni di menzione grazie ad una tracklist che vede brani potenti e lineari come “Coyote Queen”, la title track, la splendida “The Hunter” con un riff classico e la punk rock oriented “Dancing With The Sun” (chissà perché al sottoscritto sono venuti in mente gli ultimi The Neptune Power Federation in versione punk rock).
Come d’incanto l’album arriva all’ultima traccia “Hellbound” e, grazie ad un finale da fuochi d’artificio, viene voglia di alzare il volume e farlo ripartire da capo. Buon segno.
Line up: Justin Kaye, guitars // Domino Monet, vocals // Terrica Catwood, drums
