Di questi tempi si parla sempre più di rock americano, tornato a scaldare le notti sotto il cielo stellato delle città europee grazie a un numero importante di gruppi ed artisti dallo spessore elevatissimo.

Trascinata dal buon successo delle “nuove” band southern come Blackberry Smoke, Whiskey Myers, Robert Jon & The Wreck e The Steel Woods, e staccatasi finalmente dal cordone che le legava inesorabilmente alle icone degli anni settanta, la scena rock tradizionale a stelle e strisce ha trovato nuova linfa, ritornando ad essere nuovamente culla di una nidiata di musicisti che, con l’inizio del nuovo millennio, stanno regalando nuovi stimoli e nuovo splendore.

Tyler Bryant & The Shakedown suonano rock dal 2013, anno di uscita di “Wild Child”, primo full length dei sei fin qui pubblicati; la band, nata nientemeno che nella Mecca del rock americano (Nashville,Tennessee), ha cominciato a far parlare di sé anche oltreoceano a partire da “Pressure”, bellissimo quarto lavoro uscito nel 2020, seguito dall’altrettanto notevole   “Shake The Roots” licenziato due anni dopo, album che vedeva Bryant e i suoi Shekedown alle prese con un rock che ammiccava all’hard rock così come al southern, al soul e al blues, e con non poche atmosfere roots che riportavano alla tradizione della città natale.

Il gruppo di Nashville torna dunque sul mercato con questo nuovo stupendo lavoro intitolato “Electrified”, lasciando che il talento compositivo del suo leader e dei musicisti che lo accompagnano (il fido Caleb Crosby alla batteria, e Graham Whitford alla chitarra) ci investa con questa scaletta che, partendo dalla classicissima  e sudista “Between The Lies”, per passare dalle più moderne e oscure atmosfere di “Crossfire”, dai chitarroni hard rock del singolo “Snake Oil”, dalla ballad southern blues “Trick Up My Sleeve”,  continua imperterrita a portarci in giro per gli States tra ispirazioni ed influenze che, come arrivano alle nostre orecchie (The Black Crowes, Blackberry Smoke, Robert Jon & The Wreck), spariscono subito dopo travolte da cotanto talento.

“Electrified” offre una tracklist degna dei classici, in un periodo come questo in cui la musica passa veloce come una decapottabile sulle route che intersecano il deserto americano.

Imperdibile.