L’onda lunga del più puro death metal non conosce sosta, nonostante il periodo di reflusso seguito all’inevitabile esplosione ed implosione del genere stesso. Vero e proprio orgoglio della nostra penisola in tale ambito sono stati e sono i veneti Eresia, attivi fin dall’aureo 1996. Band quindi scevra da ogni tentazione modaiola o di revival, forti di una assodata ed indiscutibile presenza nelle più marce e violente trame del metal. Il nuovo album, ancora caratterizzato dai testi in italiano, segue l’interessante, anche a fini filogici, “Airesis” del 2018 giacché raccoglieva come bonus il loro secondo album Moto Imperpetuo” ormai introvabile nonché 4 pezzi di repertorio riarrangiati per l’occasione (oltre che un paio di episodi catturati dal vivo). “Neocosmo” parla il linguaggio del death metal old school , senza fare prigionieri in forza di una brutalità ragionata e sincera, il tutto impreziosito dalla presenza di  Dave Ingram dei Benediction, capisaldi del death della Terra d’Albione, una sorta di suggello ad una carriera senza compromessi ed ancora foriera di micidiali mazzate sonore per il gaudio degli amanti del più monolitico , brutale e marcio death metal. (Corrado Frasca)